Lo sviluppo dell’app BILI nasce dal progetto di dottorato di ricerca della Dott.ssa Giulia Bettelli sotto la supervisione del Prof. Fabrizio Arosio. Il progetto ha il fine di individuare e descrivere le strutture sintattiche dell’Italiano che risultano particolarmente fragili nei bambini bilingui successivi (che acquisiscono l’italiano successivamente alla loro lingua madre) e di creare degli strumenti per il loro apprendimento che impieghino metodologie motivate dai risultati della recente ricerca psicolinguistica. Basandosi sui risultati delle ricerche note in letteratura, il progetto ha individuato frasi che contengono pronomi clitici, frasi relative e frasi passive quali costruzioni particolarmente complesse. Classificando i fattori di complessità di tali costruzioni, sono stati sviluppati dei percorsi di potenziamento del loro apprendimento basati sul paradigma di priming sintattico. Secondo tale paradigma, al bambino viene richiesto di descrivere una figura che rappresenta la conclusione di una mini-storia dopo aver osservato delle figure che rappresentano i suoi svolgimenti iniziali ed aver ascoltato una loro descrizione contenente frasi con pronomi clitici, frasi relative e frasi passive. Tale attività di potenziamento è stata implementata in BILI. Nel progetto di ricerca si valuta l’efficacia dell’attività di potenziamento attraverso uno studio della durata di circa un mese durante il quale un gruppo di bambini che hanno acquisito l’italiano tardivamente come lingua seconda interagiscono con BILI circa tre volte a settimana per circa venti minuti.
L’app
BILI ha il fine di potenziare le abilità linguistiche di bambini che hanno acquisito l’italiano successivamente alla loro lingua madre e di bambini che presentano un deficit dello sviluppo del linguaggio. BILI offre al bambino un percorso di potenziamento delle abilità linguistiche attraverso la visione di mini-storie che elicitano la produzione di frasi di difficile acquisizione, impiegando un paradigma di priming sintattico. La modalità ludica delle attività di potenziamento permette al bambino di apprendere implicitamente alcune caratteristiche e costruzioni della lingua italiana, quali pronomi clitici, frasi relative e passive, che risultano particolarmente complesse. Oltre ad essere uno strumento di potenziamento delle abilità linguistiche per bambini che hanno acquisito tardivamente l’italiano come lingua seconda in ambito scolastico ed educativo, BILI rappresenta anche un valido ed efficace strumento di intervento in ambito terapeutico dei disturbi dello sviluppo del linguaggio.